Negli anni Settanta le fu dedicata una statua in ricordo di tutti i bambini vittime della guerra: con l'innocenza di chi non conosce altro, Angelita, con i capelli raccolti in codini e un vestitino corto, danza scalza sotto il cielo, le braccia tese come ali. Lo sguardo perso tra i gabbiani che volteggiano, sogna di spiccare il volo e lasciare indietro la guerra.
l’autrice Marina Murphy ha voluto farne un tributo nella sua opera “Angelita è mia sorella”. È già disponibile la seconda edizione su Amazon.
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Breve nota biografica:
Si chiama Marina Murphy è nata nel 1984 e vive in Svizzera, ma è cresciuta per ben otto anni della sua infanzia in un istituto di suore in un paesino del sud Italia, luogo di origine della sua mamma. Anche la protagonista Rita è orfana quindi ricorda molto la sua esperienza personale.
Marina Murphy scopre Anzio e se ne innamora in un periodo molto difficile della sua vita. Durante un lasso di tempo sfortunato e disagiato vissuto in provincia di Roma, si rifugia ad Anzio appena può, perché percepisce la magia e l'amore di una mamma accogliente. Sente forte il legame con questo luogo e non sa spiegarsi il motivo.
nella foto l'autrice Marina Murphy
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