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Intervista con la poetessa Elisa Giusto

Najada J.B

Nel cuore di un’epoca che spesso dimentica il potere della poesia, ho avuto il piacere di intervistare Elisa Giusto, che  ci porterà in un viaggio tra versi e sentimenti. 
La prima domanda era questa: 
-Quando hai capito che la poesia sarebbe stata la tua strada? C'è stato un momento o un evento decisivo?
Grazie di cuore per questa stupenda opportunità.
Ho sentito che la poesia sarebbe diventata il mio modo di esternare le emozioni e la mia interiorità verso i tredici anni. Durante i vent'anni ho capito, poi, che la poesia è per me anche una vera e propria cura, un modo per rielaborare il dolore e i traumi. Da quasi cinque anni ho deciso di condividere i miei scritti nel mio account Instagram @riemersa e di partecipare a concorsi e antologie.
 
-C'è un momento o un luogo particolare in cui ti senti più ispirata a scrivere poesie?
 
Di solito la mattina, meglio se appena sveglia, il luogo è indifferente.
 
-Come nasce una tua poesia? Parte da un'immagine, un'emozione, una parola, o da qualcosa di completamente diverso?
 
Dipende, di solito nasce da un'emozione, ma scrivo anche ispirata da dipinti, fotografie e parole.
 
-Cosa significa per te la poesia? E che ruolo pensi che abbia nella società e nelle scuole di oggi?
 
Per me, la poesia è un linguaggio universale che parla della (e alla) parte più profonda e vulnerabile dell'essere umano. È un canto interiore dalla musicalità ancestrale e dal senso intrinseco immediato, che va al di là del significato delle parole. Credo fortemente che la poesia sia paidetica, necessaria cioè nell’educazione e nella formazione così come il teatro, la fiaba, la mitologia e l'epica. La poesia può essere anche terapeutica e può inoltre trasformarsi in un canto sociale di rivoluzione.
-Qual è il messaggio più importante che vorresti trasmettere con la tua poesia?
 
Il messaggio che l'amore cambia la vita e rende migliori e vorrei anche trasmettere al lettore la sensazione di non essere solo e che esistono anime affini il cui volo condiviso è reso possibile dalle ali della poesia.
 
-La poesia può cambiare il mondo? E se sì, in che modo?
 
Sì, lo cambia ogni volta che una persona si sofferma a leggere un componimento in cui si immedesima e che lo porta a guardarsi dentro, scatenando un'apertura interiore, un germoglio che creerà altra poesia.
Penso poi che la poesia sociale, in particolare gli scritti contro la guerra, la violenza, la disuguaglianza, la discriminazione e la prevaricazione, sia indispensabile per diffondere fratellanza, rispetto, amore e pace.
 
-Quali sono le tue principali fonti di ispirazione? Sono esperienze personali, letture, osservazioni del mondo, o altro?
 
La mia fonte d'ispirazione prevalente è l'amore. Sicuramente, se non avessi letto e non leggessi tantissimo, il mio modo di comunicare sarebbe molto più scarno ed elementare, quindi la mia passione per la letteratura e per l'arte ha, a mio parere, predisposto la musicalità e il modo in cui il mio flusso poetico scorre sulle pagine, sprigionato da emozioni che provo e che osservo.
 
-Quale consiglio daresti a chi si sta avvicinando al mondo della poesia, sia come scrittore che come lettore?
 
Di lasciare che l'interiorità fluisca in maniera spontanea, sia quando si riversa sul foglio, sia quando si immerge in uno scritto fino a fondersi con la musicale potenza che i versi emanano nel momento in cui vengono accolti pienamente.
 
-Come speri che i lettori interagiscano con le tue opere? C'è un'emozione o una riflessione che vorresti suscitare in particolare?
 
Vorrei trasmettere serenità, speranza, leggerezza, momenti trasognati e spensierati che cullino e inebrino di dolcezza e positività.
 
POESIE DI ELISA GIUSTO
 
RIFUGIO
Mi ricongiungo
al tuo corpo nudo:
siamo nati per amarci.
 
Il rifugio più dolce
è danza su musica silente.
Si compone d'anima e pelle
nell'abbraccio che genera noi.
 
SENZA RITORNO 
Quella carezza
coperta dalla notte
scivola piano
invitandoci al bacio.
Le nostre anime
vulnerabili e schiuse
si scambiano:
il tuo respiro
si (con)fonde col mio.
Restiamo così,
stretti nell'abbraccio
notturno e infinito:
senza giorno,
senza ritorno.
 
IN OGNI ATTIMO 
Ti coglierò come fiore
in un sogno reale
e mai più ricadrai
in un incubo sola.
 
Tu m'inviti a danzare
un passo a due
d'importanza vitale:
sei il più bel dono
che potessi desiderare.
 
Guardati, amore,
sei incantevole,
non posso che ammirare
il tuo tenace fiorire.
 
Mi sostiene la tua presenza
sei il vento che mi solleva
e mi sa alleggerire.
L'orlo delle vesti s'invola
sinuoso e ci lega
come tenero laccio
che mai stringe
e il dolore allevia.
 
Petto contro petto,
siamo lo stesso battito:
ti porto con me,
in ogni attimo.
 
NERUDA
Biblioteca con letto
nella camera in cui vivo
il mio amore perfetto.
Mille pose d'un corpo
innamorato e schivo:
trasognati momenti
in cui ti penso con me
e tu arrivi, ti sento,
in estasi tremo e scrivo 
che totalmente t'adoro.
I libri sullo sfondo,
muto e curioso coro
d'ogni attimo lascivo,
sono le multiformi voci 
che mi hanno cresciuta
cullandomi i sogni.
Non ci credevo ancora,
quando leggevo Neruda,
che saresti arrivato Tu
a spogliarmi l'anima 
risvegliando la pelle nuda,
facendomi sentire dimora,
poesia, estate e luna.
 
PICCOLI CUORI
Petali tartassati
da venti violenti,
inaspettati.
Papavero piangente,
spogliato e spiovente,
dà alla luce
una capsula deiscente 
perforata di fiori.
Oppiacea rinascita
- quasi latente -
tra spore sonnolente
di piccoli cuori.
 
Elisa Giusto 
Elisa Giusto è nata nel 1989 e vive a Montagnana, un meraviglioso borgo medievale in provincia di Padova. Compone poesie dall'età di tredici anni. 
Scrive recensioni e prefazioni e i suoi testi critici e poetici sono pubblicati in numerose antologie, riviste e siti letterari.
Il suo account Instagram è @riemersa ed è curatrice della community @poetinsieme.
 
 

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