Bentornata Isabel Giacomelli e grazie mille per essere qui oggi! Una scrittrice italiana che ambienta i suoi romanzi in Giappone e ha appena fatto un viaggio lì. Leggi fin da quando eri piccolina e sei sempre stata un'amante del fantasy. Ami i manga, da cui hai tratto ispirazione per scrivere “TSUKI: La sentenza della Luna” e “TAIYOU: La rivalsa del Sole”. Vorrei sapere com'è andata a finire: il Giappone dal vivo è più “romanzo” o più “realtà” rispetto a come lo racconti nei tuoi libri?
ISABEL:
Ciao Najada, grazie per avermi invitata! Il viaggio è stato davvero meraviglioso. Certe volte mi sembrava di trovarmi davvero all’interno di un anime. Era molto più “animazione” rispetto alla realtà o a un romanzo.
C'è un dettaglio che hai scoperto solo in quest'ultimo viaggio e hai subito pensato: “Ok, questa DEVO metterla nel prossimo libro”?
ISABEL:
Alcune cose già le conoscevo, altre sono state più d’impatto dal vivo, come il fatto che molte persone indossino la mascherina fuori casa. Ma il fattore che forse potrà essermi più utile da aggiungere nei romanzi è la tranquillità: nonostante Tokyo sia una metropoli e ci fosse tanto rumore, erano tutti suoni non caotici, alle mie orecchie armoniosi.
Qual è la cosa più giapponese che hai fatto o visto stavolta? Quella che ti fa dire “Sì, questa è proprio il Giappone?
ISABEL:
Mangiare a un ristorante con il cuoco che prepara il sushi di fronte ai miei occhi. Quei ristoranti si chiamano in realtà “sushi-bar”. Potevi chiedere il pezzo sul momento in base a ciò che stuzzicava il tuo appetito e il cuoco te lo posava davanti in pochi secondi, pronto ad ascoltare gli ordini di tutti coloro che gli stavano intorno. In alcuni locali offrivano anche il tè per favorire la digestione e spingere a un pranzo più abbondante, che alla fine non risultava affatto pesante.
C'è un luogo in Giappone che ti resta lì come una 'fissa' da scrittrice?
ISABEL:
Tutte le strade di Tokyo. I quartieri sono molto diversi l’uno dall’altro, ma riescono a mantenere il tono del Giappone grazie alle loro insegne colorate e ai grandi schermi sui palazzi, con le loro pubblicità allegre. Il quartiere di Shinjuku rimarrà sempre nel mio cuore: è lì che prende luogo la vita notturna, ci sono un sacco di ristoranti, i centri commerciali rimangono aperti fino a tardi, le sale giochi attirano gli occhi di chi ama le sfide e i giovani promoter si vestono in cosplay per pubblicizzare i night-club.
Questo viaggio ha confermato o smentito l'immagine del Giappone che tu avevi costruito nei tuoi romanzi precedenti? Se sì, in che modo?
ISABEL:
In realtà, è rimasto tutto fedele all’immagine che mi ero fatta e che avevo visto negli anime. Anzi, ha sottolineato ciò che già conoscevo, nel bene e nel male.
C'è un dettaglio (un suono, un odore, un'abitudine) che hai scoperto solo con questa nuova esperienza di viaggio e che includerai nel tuo prossimo lavoro?
ISABEL:
Non dimenticherò facilmente la voce registrata nelle metro e i suoi suoni di accompagnamento. Così come per i semafori: quando scattava il verde per i pedoni, suonava un “bip” continuo e comunque non fastidioso, finché non tornava il rosso.
Supponiamo che uno dei tuoi personaggi prenda vita per 24 ore: chi vorresti che fosse, e come mai?
ISABEL:
Per quanto io adori Gregor, mi piacerebbe molto trascorrere del tempo con Kin e Gin. Posso sceglierli entrambi? In fondo sono come una persona sola, ahahah! Sono i miei bambini, il Giappone è il luogo in cui abitano e mi piacerebbe un sacco visitarlo con loro. Anche se, in fondo, è successo davvero. Mentre passeggiavo per le strade di Tokyo, li vedevo accanto a me ed eravamo tutti e tre felicissimi.
C'è un nuovo libro in arrivo di cui ti piacerebbe parlare in anteprima ai lettori?
ISABEL:
Dato che il terzo libro è in programma per settembre, vorrei intanto parlare della raccolta di racconti spin-off della saga “Kibou no Hoshi”, che uscirà la prossima primavera. Si tratta di una raccolta dove vengono spiegati i background degli amici di Kin e Gin. Viene illustrato qualcosa di più su di loro e lascio anche qualche anticipazione per il terzo libro. È un volume aggiuntivo più slice-of-life che di avventura, ma spero possa piacere ai lettori e avvicinarli anche ai personaggi secondari.
Grazie infinte per la tua disponibilità.
Najada
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