Da qualche mese, inisieme ad una mia studentessa, stiamo leggendo un pò di letteratura italiana.
Questa volta il racconto è "Il barone rampante" Di Italo Calvino.
La mia studentessa ha scritto il finale della storia. E' molto bello! E' stata molto brava!
Leggi anche tu il suo racconto!
Cosimo finì per passare la notte su un albero senza mangiare niente. Anche se aveva una fame da lupo, capì quanto fosse comodo vivere da solo in cima a un albero: libero da tutti i sermoni di suo padre orgoglioso, i rimproveri di sua madre che si preoccupava sempre dell'umore del padre, i giochi bambineschi con suo fratello, Biagio, che lo seguiva sempre, i pettegolezzi dei domestici. Quindi decise di vivere lì per il resto della sua vita e pensò come potesse cercare il cibo e rifare il letto sull’albero. Quando ( Un giorno) era perplesso , uno degli uccellini, a cui Cosimo spesso dava dei bricioli, si appollaiò su un ramo vicino a Cosimo e gli disse: "C’è un problema?" Cosimo rispose: “Ho fame.” Subito l’uccellino volò via. Poco dopo tornò con tanto (tanti) uccellini che avevano dei (delle) noci e dei pani ( non si può fare il plurale di pane, meglio usare delle briciole di pane) ai (nei) loro becchi e li diedero a Cosimo. Lui mangiò tutti e era pieno. Allora iniziò a sentirsi assonnato e cadde a terra ( precipitò) dall’albero. Quindi un procione, con cui Cosimo giocava spesso, fu sorpreso e gli chiese: "Che ti è successo?” Cosimo rispose: "Non avevo un letto sul albero, così sono caduto." Poi il procione disse: "Ebbene, te ne faccio uno" e fece in cima all'albero un letto con i rami e coperto di erbe secche. Finalmente Cosimo aveva un bel letto e un pasto quotidiano. Così visse una vita felice da solo su un albero.
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