Abilità attive e passive, qualità e quantità, osare - sbagliare - imparare

Marco Loiodice

Analizziamo tre principi teorici che possono sostenere gli studenti e gli allievi nel delicato equilibrare i risultati e gli obiettivi nello studio di una lingua

Abilità attive e passive:

Esistono 2 abilità passive, l'ascolto e la lettura, e due abilità attive, il parlato e la scrittura.

Le prime due sono abilità che non hanno prerequisiti, sono in effetti le prime due abilità che si evolvono nei primi anni di vita dei bambini.

Le seconde due abilità richiedono dei fondamenti che siano acquisiti attraverso le abiltà passive. Parlare significa ripetere, modellare, rivedere quel che si è ascoltato. Scrivere significa richiamare alla memoria l'immagine di quel che si è letto.

Quale che sia il livello generale di competenza linguistica di un allievo e persino quello raggiunto nelle specifiche abilità fondamentali, è sempre opportuno ricordare quali attività siano indipendenti e quali siano legate ai prerequisiti delle abilità passive.

Qualità e quantità:

Presenteremo una teoria relativa ai metodi di studio della lingua, procedendo ad un elementare parallelo tra lo studio delle lingue e lo studio della matematica.

Per quanto riguarda la matematica, l'apprendimento di un qualsiasi argomento di studio è indipendente dalla memorizzazione a lungo termine e dalla cosidetta "automazione dei processi". In sostanza, in qualsiasi momento, uno studente può apprendere qualsiasi determinato argomento, posto unicamente che la fonte di acquisizione sia in grado di colmare la separazione tra le conoscenze pregresse dello studente e l'obiettivo di comprensione del momento. 

Nel caso dello studio di una lingua, nessun gradiente qualitativo può permettere ad uno studente, poniamo il caso, principiante, di "bruciare le tappe" e giungere ad esprimersi in una lingua fluentemente senza che si pratichi, nel lungo termine, una quotidiana routine di rinforzo mnemonico a lungo termine. Mezz'ora di dialogo con Sua Maesta Elisabetta II non può in alcun modo trasformare un principiante, in un autore di saggi di filologia inglese. Risulta palese che lo studio delle lingue sia necessariamente uno studio "quantitativo" ad un buon 80%, e "qualitativo" per il restante 20% (Sarebbe meraviglioso poter praticare la lingua inglese 8 ore al giorno in compagnia di Sua Maestà, garantendosi un 100% quantitativo e qualitativo, ma presumiamo abbia impegni prioritari).

Quel che di positivo consegue dall'analisi degli approcci qualitativi e quantitativi, è che non ci sia alcuna fretta. L'investimento dev'essere ben disteso nel lungo termine. We have all the time in the world... (Louis Daniel Armstrong)

Osare, sbagliare, imparare

Non serve altro. Citiamo un meraviglioso video in cui è Michael Jordan, il più grande giocatore di basket mai esistito, ad illustrarci un principio fondamentale.

I've missed over 9,000 shots in my career.

I've lost almost 300 games.

26 times I've been trusted to take the game-winning shot and missed.

I've failed over and over and over again in my life.

And that is why I succeed.

Michael Jordan "Failure" Nike Commercial

專欄文章僅代表作者個人觀點,不代表咖啡滔客的立場。

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