Le ricette autunnali in Toscana

Ottobre in Toscana è il periodo giusto per gustare molte delle ricette tradizionali. Dalle zuppe e stufati ai piatti al tartufo fresco e alle carni arrosto, la cucina toscana in autunno è una vera delizia per il palato. In questa Tutor Column un po' più lunga del solito, vi presenterò due dei miei dei piatti autunnali preferiti, le loro origini e come prepararli a casa.

La temperatura inizia a scendere dato che ci avviciniamo sempre di più all'inverno, per questo ottobre è finalmente il momento adatto per godersi una bella zuppa!

La ribollita, che vuol dire "bollita due volte" è un piatto di recupero: da tradizione è fatto per consumare il pane vecchio o duro. Le origini di questo comfort food risalgono al medioevo quando i nobili erano soliti consumare le loro pietanze dentro a dei pani detti “mense”.
Una volta terminato il pranzo, il pane avanzato veniva dato ai servi, che per sfamarsi lo univano alle loro povere verdure e lo facevano bollire, ottenendo una zuppa sostanziosa e saporita, una vera e propria antenata della ribollita!

La mia famiglia adora la ribollita, soprattutto mia zia che ne prepara sempre tantissima per condividerla con noi.
Gli ingredienti principali di questo piatto sono: pane, cavolo nero (kale), patate, fagioli bianchi (cannellini) e pomodori pelati. Uniti con altre verdure e spezie come rosmarino, timo, carote, cipolla e aglio creano un piatto sano e sostanzioso. La ribollita è ottima per il meal prep: può essere conservata in frigo per 2 giorni oppure congelata!

Nelle serate autunnali, sorseggiando una bella tazza di tè, non può mancare il dolce!
La torta co' bischeri è un antico dolce tipico della provincia di Pisa, originario di Pontasserchio, offerto ai pellegrini. Si tratta di un dolce simile ad una crostata fatto di croccante pasta frolla e ripieno a base di riso, cioccolato, canditi e pinoli.

Ma perché il nome “bischeri”? I bischeri sarebbero le punte di pasta che questa torta, del tutto simile a una crostata ha perché ricordano il pirolo di ebano a cui si avvolge la corda del violino, che in italiano si chiama “bischero”.

In Toscana invece, "bischero" in dialetto si usa per indicare una persona poco intelligente, sciocca o distratta e per questo è sconsigliabile usare questa parola al di fuori del proprio gruppo di amici. Tra amici, si può sentir dire in tono scherzoso ad esempio “un fa’ i’ bischero”.

Se vorrete provare a cucinare queste due ricette, troverete il pdf completo (gratis!!!) direttamente sul mio profilo Tutor.