Conversazione libera e conversazione guidata

Marco Loiodice

Conversazione libera e conversazione guidata, un confronto delle diverse pratiche didattiche

Come madrelingua italiano, studente di inglese dal 1986 e studente di giapponese dal 2015, ho avuto la fortuna di poter sperimentare sia come insegnante che come allievo, diversi approcci alla funzione didattica della conversazione tra insegnanti e allievi. Vorrei offrire una panoramica dei pregi e difetti di ciascuna tipologia di conversazione, fondata sulle mie esperienze dirette.

Conversazione libera:

Lo studente deve necessariamente servirsi della propria memoria. Deve richiamare, progressivamente con uno sforzo cosciente sempre minore, grammatica, sintassi e lessico già acquisiti. Si tratta in sostanza di una forma di rinforzo mnemonico, di un esercizio che sviluppa l automatismo necessario ad esprimersi in una lingua "fluentemente". In presenza del docente, costui può provvedere a correggere qualsiasi errore, dando la massima priorità alle pronunce, che sono probabilmente l aspetto di una lingua più difficile da curare per uno studente (l apprendimento delle pronunce è legato all imitazione dei modelli esterni, difficilmente praticabile in autonomia).

Conversazione guidata:

La conversazione guidata è fondamentalmente supportata da un materiale didattico la cui scelta può essere confacente ai gusti dello studente. Si tratta in sostanza di instaurare un dialogo inerente ad un film, o ad una canzone, o ad un libro, o ad un programma televisivo. Il materiale educativo può essere fruito in tempo reale, o se ne può discutere a posteriori. Essendo disponibile uno strumento didattico di supporto, l allievo non è costretto a servirsi unicamente delle forme già acquisite e può di conseguenza focalizzare tutte le sue energie nell accoglienza di nuovi stimoli e nuove informazioni. È possibile arricchire il vocabolario, è possibile introdurre nuove strutture grammaticali o sintattiche (la cui analisi approfondita è comunque riservata alle lezioni di lingua standard). Ritengo a mio modesto parere che le due tipologie di conversazione siano complementari, e raccomando entrambe le pratiche ai miei allievi.

Grazie per la vostra cortese attenzione

Marco

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