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Cafetalk Tutor's Column

Serena 강사 칼럼

Stanotte a Pompei (1a parte)

2023년 5월 8일

Pompei, 79 d.C., la notte prima dell'eruzione. Il viaggio di "Stanotte a Pompei" con Alberto Angela inizia qui, nelle ore antecedenti la catastrofe. Minuto per minuto si seguirà la tragedia che ha segnato per sempre la storia antica raccontando le reazioni, le emozioni, la fuga. E ciò che è accaduto dopo.


 

Pompei, la più viva delle città morte. Una città che continua a sorprendere. Quando si pensava che tutto fosse già stato visto, che non c'era più nulla da scoprire, ecco che nuovi scavi ci consegnano nuove scoperte.

È di poche settimane fa l'ultimo clamoroso ritrovamento. In una grande villa romana, appena fuori la città, sono venuti alla luce i corpi di due uomini. Si è subito detto un padrone e uno schiavo, chissà? Colti dall'eruzione mentre cercavano riparo in un criptoportico. I calchi effettuati ci restitutiscono tutta la drammaticità del momento. Si vedono le impronte dei vestiti. Un mantello per il padrone, una tunica corta per lo schiavo.


Altrettanto clamore aveva suscitato nel 2018 un'altra importante scoperta, avvenuta nello stesso sito. Quella di alcuni cavalli, tra cui un grande sauro, bardato, del quale è stato fatto un calco. Doveva appartenere a un alto magistrato e forse era stato preparato durante l'eruzione per scappare, o per correre in soccorso di qualcuno.


Sono molti i reperti straordinari che hanno richiamato l'attenzione di tutto il mondo. È il caso di alcuni bellissimi affreschi. Uno splendido quadretto raffigurante il mito di Leda e il cigno, che sorprende, sorprende ancora per la sensualità.

Un altro affresco raffigura un combattimento tra due gladiatori, un mirmillone e un trace, con schizzi di sangue.


Scoperte sorprendenti sono state fatte anche all'interno dei depositi nei quali si trovano veri e propri tesori, in attesa di essere studiati. E un ritrovamento che ha coinvolto anche noi. Nel 2018 durante le riprese di Superquark, nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, tra le migliaia di oggetti mi è caduto l'occhio su una bottiglia che giaceva dimenticata in una cassetta polverosa. Era stata scoperta in alcuni scavi di epoca borbonica e se ne era persa la memoria. Stava lì, mai esaminata. 
Una volta portata in laboratorio, le analisi hanno rivelato che conserva al suo interno dell'olio solidificato, anzi, l'olio d'oliva più antico del mondo. Un merito che va a quello sconosciuto archeologo dell'800 che l'aveva trovata. 
 

A volte le nuove scoperte hanno permesso di risolvere questioni dibattute, come la data dell'eruzione che per lungo tempo si è ritenuto fosse avvenuta in estate, ma che adesso, grazie al recente ritrovamento di un'iscrizione a carboncino, possiamo dire con certezza che sia avvenuta in autunno, e per la precisione il 24 ottobre del 79 d.C. Si legge infatti "16 giorni prima delle calende di novembre", cioè detta alla romana, è il 17 ottobre, vale a dire appena una settimana prima dell'eruzione catastrofica. Chissà se chi ha scritto si è poi salvato?

 

Dai sedimenti sono emersi altri affreschi, reperti. Sono ancora tanti i tesori che aspettano di essere portati alla luce e visto proprio questo grande interesse per Pompei, abbiamo deciso di riproporre la puntata speciale Stanotte a Pompei. Così facendo, speriamo anche di fare un omaggio alle tante, tante persone che lavorano in questi siti: archeologi, storici, scienziati, restauratori, custodi e guide. È grazie a tutti loro che possiamo ammirare e assaporare questi luoghi straordinari.

 

이 칼럼은 강사가 게시한 글로서 강사의 주관적인 의견이며 카페토크의 공식 입장이 아닙니다.

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